La
struvite nel cane è tra le patologie più frequenti che possono interessare il tratto urinario dei nostri amici a quattro zampe. Questa condizione, purtroppo, può evolvere e aggravarsi portando a complicanze anche piuttosto gravi. Ecco perché, se sospetti che il tuo peloso abbia problemi alle vie urinarie,
è di fondamentale importanza agire per tempo recandosi dal proprio veterinario di fiducia per una visita approfondita.
In questo articolo, intanto, speriamo tu possa trovare risposte alle tue domande relative alla malattia, consigli pratici e una serie di raccomandazioni per tenere sotto controllo la salute e il benessere delle vie urinarie del tuo fedele amico.
Struvite nel cane: cos’è e quali sono le cause
La
struvite è un
tipo di cristallo/calcolo che può formarsi nelle urine del cane in determinate condizioni.
Spesso l’origine risale a un’infezione batterica (generalmente
Staphylococcus e
Proteus) che causa la produzione di un enzima chiamato ureasi. Quest’ultimo altera l’equilibrio delle urine rendendole più alcaline e favorendo la precipitazione dei cristalli. Quest’ultimi possono aggregarsi nella vescica, nei reni o in generale nelle vie urinarie formando i cosiddetti
calcoli di struvite.
Oltre alle infezioni, però, ci sono anche
altri fattori che possono aumentare il rischio di formazione:
- PH urinario troppo alto (superiore a 6,5), che facilita la cristallizzazione;
- Scarso apporto di liquidi e disidratazione, che rende le urine più concentrate;
- Alimentazione non bilanciata, con eccesso di magnesio, fosforo e ammonio;
- Predisposizione genetica, con alcune razze più soggette al problema.
- Uso prolungato di alcuni farmaci, come corticosteroidi o diuretici, che possono influenzare la composizione delle urine;
- Condizioni mediche concomitanti, come ipercalcemia o disfunzioni renali, che alterano l’equilibrio minerale nelle urine.
Questi cristalli, se non eliminati naturalmente
, possono aggregarsi fino a formare veri e propri calcoli che ostacolano il normale flusso urinario provocando dolore, difficoltà a urinare e, nei casi più gravi, un blocco urinario.
Cristali nelle urine del cane: non tutti sono uguali
È importante tenere a mente che
i cristalli nelle urine del cane non sono tutti uguali e possono avere origini e caratteristiche diverse.
Alcuni, infatti, possono essere transitori e innocui, mentre altri possono portare alla formazione di calcoli urinari causando problemi di salute.
Di seguito, per aiutarti ad approfondire l’argomento, abbiamo deciso di descriverti brevemente i principali tipi di cristalli che possono formarsi:
- Cristalli di ossalato di calcio. Si formano quando vi è un eccesso di calcio e ossalato nelle urine. Possono essere favoriti da una dieta ricca di calcio o vitamina C, ma anche da alcune malattie metaboliche. Sono più comuni nei cani di piccola taglia come Shih Tzu, Schnauzer nano e Bichon Frisé.
- Cristalli di struvite. Sono tra i più comuni (e quelli di cui stiamo parlando in questo articolo), si formano in un ambiente urinario alcalino e sono spesso associati a infezioni batteriche del tratto urinario. Generalmente sono più frequenti nelle femmine e possono portare alla formazione di calcoli.
- Cristalli di urati. Derivano dal metabolismo dell’acido urico e possono essere il segnale di un problema al fegato o ai reni. Alcune razze, come il Dalmata e il Bulldog inglese, sono predisposte a questo tipo di cristallo a causa di una particolare mutazione genetica.
- Cristalli di cistina. Meno comuni, sono legati a un difetto genetico che altera l’eliminazione di alcuni amminoacidi nelle urine. Colpiscono più frequentemente razze come il Terranova, il Bassotto e il Bulldog inglese.
- Cristalli di xantina. Rari nei cani, possono comparire in soggetti in trattamento con allopurinolo per la leishmaniosi.
Razze a rischio e fattori predisponenti
Alcune razze sono più predisposte alla formazione di cristalli e calcoli urinari, specialmente a quelli di struvite. Ciò accade
soprattutto nei cani di piccola taglia poiché tendono a urinare meno frequentemente e in minor quantità, aumentando la concentrazione dei minerali nelle urine.
Le razze più predisposte includono:
- Shih Tzu
- Bichon Frisé
- Lhasa Apso
- Yorkshire Terrier
- Barbone nano
- Cocker Spaniel
- Labrador Retriever
- Scottish Terrier
- Pekinese
- Basset Hound
- Springer Spaniel
- Pastore Tedesco
Esistono, però, anche altri fattori predisponenti:
- Infezioni urinarie batteriche. Come abbiamo già detto, i calcoli di struvite sono spesso associati a infezioni del tratto urinario causate da batteri ureasi - produttori (Staphylococcus, Proteus, Klebsiella, E. coli).
- Sesso e sterilizzazione. Le femmine sono più predisposte alle infezioni urinarie perché hanno un’uretra più corta. Anche la sterilizzazione può influire sugli equilibri ormonali, aumentando il rischio.
- Dieta e idratazione. Un’alimentazione ricca di minerali come magnesio, fosforo e calcio, insieme a un basso apporto di acqua, favorisce la formazione di cristalli urinari.
- Sovrappeso e obesità. Fattori di rischio che aumentano il rischio di urolitiasi.
Tieni conto che i calcoli di struvite possono formarsi in 2 - 8 settimane dall’inizio di un’infezione urinaria. Se il tuo cane appartiene a una razza a rischio o mostra difficoltà a urinare, è importante consultare il veterinario per una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato.
I sintomi della struvite nel cane
Riconoscere i sintomi della struvite nel cane, allora, è essenziale per intervenire in tempo e prevenire complicazioni.
Ecco
i segnali più comuni da tenere sotto controllo:
- Minzione frequente e in piccole quantità (pollachiuria);
- Minzione dolorosa o difficoltosa (disuria);
- Presenza di sangue nelle urine (ematuria);
- Perdite urinarie involontarie;
- Dolore addominale;
- Letargia e riduzione dell’appetito (nei casi più gravi).
Nei maschi possono verificarsi anche:
- Incontinenza urinaria;
- Ostruzione del tratto urinario inferiore, che può portare a un blocco urinario totale (un’emergenza veterinaria che richiede intervento immediato).
È importante tenere a mente che alcuni cani possono non mostrare sintomi evidenti fino a quando i calcoli non diventano abbastanza grandi da causare un’ostruzione o un’irritazione significativa. Per questo motivo, è davvero importante prestare attenzione a qualsiasi cambiamento nelle abitudini urinarie del tuo amico a quattro zampe e consultare il veterinario ai primi segnali di disagio.
Struvite nel cane: la diagnosi
Per confermare la presenza di calcoli di struvite nel cane, il veterinario può avvalersi di
diverse tecniche diagnostiche:
- Visita clinica: valutazione dei sintomi e palpazione addominale.
- Diagnostica per immagini:
- Radiografia (con o senza contrasto) per individuare posizione, numero e dimensione dei calcoli;
- Ecografia, utile per identificare i calcoli (eccetto quelli uretrali);
- Cistoscopia, per un esame diretto della vescica;
- TC, per un’analisi dettagliata.
- Diagnostica di laboratorio:
- Esami emato-biochimici, per escludere altre condizioni;
- Esame delle urine, per valutare pH e la presenza di cristalli;
- Urocultura e antibiogramma, per identificare eventuali infezioni batteriche;
- Analisi della composizione minerale del calcolo, utile per prevenire recidive.
Trattamento della struvite nel cane
Una volta diagnosticata la presenza di calcoli di struvite, il trattamento potrebbe prevedere:
- Antibiotici mirati, scelti in base all’urinocoltura, e per la durata adeguata a eliminare completamente l’infezione e prevenire recidive;
- Dieta terapeutica per acidificare le urine e ridurre i precursori della struvite (nel capitolo successivo parleremo più nel dettaglio di URINARY ACTIVE CANE di Forza10, formulato per supportare la salute urinaria del cane);
- Aumento dell’idratazione, con alimenti umidi o acqua aggiunta ai croccantini. Ricorda: è fondamentale lasciare sempre dell’acqua fresca a disposizione.
Purtroppo, in alcuni casi più gravi o con calcoli di grandi dimensioni, potrebbe risultare necessaria la rimozione chirurgica dei cristalli.
Quali sono le migliori crocchette per la struvite nel cane?
Un buon alimento per cani con struvite
dovrebbe:
- Acidificare le urine, mantenendo un pH compreso tra 6 e 7 per favorire la dissoluzione dei cristalli;
- Essere povero di magnesio e fosforo, minerali che possono favorire la formazione di calcoli;
- Avere proteine di elevata qualità, come quelle del pesce, per ridurre il carico renale;
- Incoraggiare l’idratazione, favorendo la diuresi e la diluizione dell’urina.
Forza10 URINARY ACTIVE CANE (disponibile anche
per cani di piccola taglia Mini/Toy), ad esempio, è il nostro alimento specificamente formulato per supportare la salute urinaria del cane. I suoi
punti di forza includono:
- Proteine di pesce di alta qualità, altamente digeribili e con basso impatto sul metabolismo renale;
- Basso contenuto di minerali, per ridurre il rischio di formazione di calcoli;
- Ingredienti funzionali, come il mirtillo rosso (cranberry), l’ortica e la pilosella, che supportano la salute del tratto urinario grazie alle loro proprietà drenanti e depurative. Il cranberry (mirtillo rosso), in particolare, è fondamentale per ridurre il rischio di attecchimento di quei batteri (come Escherichia Coli) che generando infezione nel tratto urinario favorendo la formazione di struvite.
- Formulazione monoproteica, ideale anche per cani con sensibilità alimentari;
- Proprietà acidificanti, per favorire il mantenimento di un pH urinario ottimale;
- Rapporto bilanciato di Omega-3 e Omega-6, utile per il supporto delle difese naturali e della salute cutanea, così come per la loro importante attività di infiammatorio naturale.
Tutto ciò garantisce un ottimo supporto per il trattamento della struvite nel cane.
L’importanza della prevenzione
Se è fondamentale trattare la patologia tempestivamente, ricorda che prevenire la formazione della struvite nel cane è essenziale per evitare complicazioni e garantire il benessere dell’animale.
Ecco
alcune buone pratiche da seguire quotidianamente:
- Aumento dell’idratazione. L’acqua aiuta a diluire le urine e a ridurre la concentrazione di minerali. È utile lasciare sempre acqua fresca a disposizione e aggiungere acqua al cibo.
- Alimentazione adeguata. Evitare alimenti troppo ricchi di calcio, magnesio e fosforo e, se necessario e sotto prescrizione del medico, preferire per un periodo l’utilizzo di crocchette specifiche per il tratto urinario che aiutino a mantenere un pH urinario ottimale.
- Frequenza della minzione. Portare il cane a fare più passeggiate durante la giornata aiuta a prevenire il ristagno di urina nella vescica.
- Esercizio fisico regolare. Mantenere il cane attivo aiuta a ridurre il rischio di obesità, un fattore che può contribuire alla formazione di calcoli urinari.
- Riduzione dello stress. Fattori di stress possono influenzare il comportamento urinario del cane. Un ambiente sereno e routine regolari aiutano a mantenere il benessere generale.
- Monitoraggio del pH urinario. Controllare periodicamente il pH delle urine con appositi test e sottoporre il cane a visite veterinarie di controllo per esami delle urine.
Struvite nel cane: quali alimenti evitare
Per prevenire la formazione di cristalli di struvite, è importante evitare:
- Alimenti ad alto contenuto di calcio e fosforo, come ossa, latticini e alcuni integratori minerali.
- Cibi con elevati livelli di ossalati e purine, come fegato, interiora, spinaci, bietole e legumi.
- Alimenti alcalinizzanti, come alcune verdure a foglia verde, patate e cereali raffinati.
- Diete troppo proteiche, che possono sovraccaricare i reni e alterare il pH urinario.
Ricorda: prevenire è sempre meglio che curare!
Ci auguriamo che questo articolo sia stato utile a chiarire alcuni aspetti importanti di questa patologia. Se hai notato sintomi sospetti nel tuo amico a quattro zampe, consulta il veterinario il prima possibile e ricorda che un’alimentazione corretta e bilanciata come quella offerta da Forza10 può essere un valido supporto nella gestione della struvite nel cane.