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La barriera intestinale, con la sua invisibile ma immensa popolazione, rappresenta a tutti gli effetti la stazione di frontiera ove queste guardie controllano l’orda di barbari di vario genere, identificando e lasciando entrare quelli con le carte in regola ma bloccando, combattendo e respingendo quelli aggressivi e pericolosi.
Il problema è che questa immensa popolazione composta da milioni di miliardi di batteri specializzati è stata arruolata per affrontare efficacemente nemici conosciuti (virus, batteri, funghi, sostanze tossiche), mentre da qualche decennio si trova in gravissima difficoltà perché è attaccata quotidianamente dalle sostanze chimiche e farmacologiche nascoste in tutto ciò che ingeriamo, veri e propri alieni che possono sterminarle con facilità.
Purtroppo, ciò provoca la loro sostituzione con una grande quantità di germi assolutamente inutili o dannosi, e in tal modo gli alieni entrano senza difficoltà nell’organismo, danneggiando o anche distruggendo gli organi che incontrano.
Per fortuna no, da sempre è valido il concetto che è la dose che fa il veleno, ma ciò significa che tutto può essere tossico, dipende dal suo grado di tossicità, da quanto ne viene assunto, per quanto tempo e dalla sensibilità individuale di chi lo assume.
Fortunatamente l’organismo segnala molto rapidamente ciò che sta attaccando la flora intestinale del cane attraverso i sintomi che compaiono. Sia per noi sia per i nostri pet dobbiamo tenere gli occhi ben aperti ed osservare i disturbi che sono presenti costantemente e quelli che compaiono saltuariamente.
Qui viene la sorpresa: il Dipartimento di Ricerca e Sviluppo SANYpet ha scoperto che molti di questi disturbi sono provocati dalle farine di carne e osso da allevamento intensivo, perché molto, troppo spesso, contaminate da un residuo tossico dell’Ossitetraciclina, antibiotico pressoché scomparso dagli allevamenti italiani, ma ancora largamente e legalmente utilizzato in molte parti del mondo nell’allevamento intensivo, specie del pollo e del tacchino.
La soluzione per proteggere la flora intestinale del cane sta nell’eliminare i cibi che contengono queste farine: se la causa è quella, come quasi sempre si verifica, la sua eliminazione provocherà la scomparsa dei disturbi.
Fondatore e responsabile Centro Ricerche SANYpet Medico veterinario ed esperto internazionale in patologie di origine alimentare