0 IT

Riepilogo carrello

Il tuo carrello è vuoto

Prodotti nel carrello: 0
Totale prodotti: € 0,00

Prosegui al carrello
0 IT

Riepilogo carrello

Il tuo carrello è vuoto

Prodotti nel carrello: 0
Totale prodotti: € 0,00

Prosegui al carrello

Differenza fra enterite e colite

I cani e i gatti soffrono molto frequentemente di disturbi intestinali più o meno gravi. Riconosciamo i sintomi per capire l'urgenza del caso.

I disturbi gastrointestinali di cani e gatti

I cani e i gatti soffrono molto frequentemente di disturbi intestinali più o meno gravi, e la causa, tanto per cambiare, è la maggior parte delle volte alimentare. Il disturbo, a seconda della sensibilità del soggetto e della causa, può interessare una prima parte dell'intestino (tenue) o la seconda (crasso). La sintomatologia è parecchio differente, e, se la diarrea continua o l'animale è abbattuto anche il secondo giorno, è necessario l'intervento del veterinario. È bene, comunque, sapere riconoscere i sintomi per capire l'urgenza del caso. Se il cane o il gatto la presenta improvvisamente, quasi sempre è dovuta all'attivazione del meccanismo di espulsione di una sostanza identificata come dannosa. Ciò avviene attraverso l'aumento della velocità delle peristalsi intestinali, cioè i movimenti dell'intestino per far progredire il cibo. Quando si sviluppa l'infiammazione, il nemico è molto facilmente una sostanza tossica ingerita volontariamente o involontariamente. La comparsa improvvisamente dopo essere stati a passeggio con il cane in una zona sconosciuta, propende per qualcosa di tossico che ha trovato e inghiottito. Se il sintomo è limitato alla diarrea, è molto improbabile che la sostanza sia pericolosa. Esistono alcune piante le cui foglie sono tossiche (prima fra tutte l'oleandro, che è comunissimo!), e ne esiste una lunga serie, fra cui, con potere tossico variabile, la Dieffenbachia, l'Agrifoglio, la Stella di Natale, la Poinsezia, il Lauroceraso e l'Ortensia. Considerate, comunque, che la probabilità che sia una pianta, non è assolutamente alta, anche se non va sottovalutata. Tenete presente, inoltre, che una sostanza realmente tossica provoca quasi sempre anche il vomito e che l'animale sta proprio male. Tutti segni che inducono spontaneamente il proprietario a precipitarsi giustamente dal veterinario, che imposterà la giusta terapia.
 

Enterite alimentare

Se, invece, la diarrea compare senza che vi sia stata la possibilità di ingestione di sostanze estranee, l'attenzione va spostata all'alimentazione, analizzando cosa abbiamo dato di diverso nelle ore precedenti la comparsa. Non andate oltre all'ultimo pasto: non sono i precedenti alimenti i responsabili. I nemici sono i soliti. Chi mi segue li conosce credo ormai a memoria, ma lo ripeto per i nuovi follower: salsicce, würstel, hamburger e insaccati in genere, ma anche ossi o pezzi di carne apparentemente innocenti possono essere la causa. Ovviamente non è la carne in sé ma ciò che si portano dietro spesso le carni da allevamento intensivo, specie polli e tacchini, con cui vengono spesso prodotti tali alimenti. Anche gli snack possono essere la causa, sempre perché contengono quasi sempre farina di carne da allevamento intensivo. La diarrea alimentare si distingue da una diarrea infettiva dal fatto che l'animale non è abbattuto e non è presente febbre.  Anche se diventa cronica, normalmente non crea danni visibili, e spessissimo l'animale non perde peso e neanche si disidrata. È allegro e mangia volentieri. Ciò perché la diarrea è solo il modo dell'organismo per eliminare in fretta ciò che è tossico. Queste diarree reagiscono in modo velocissimo ad una dieta mono-proteica al pesce di mare.
 

Colite

La colite è una patologia più seria, e la si riconosce con una certa facilità. Cani e gatti affetti da colite tendono a dimagrire, hanno rumori intestinali e flatulenza, e attacchi di diarrea con muco e anche con sangue, è presente spesso il vomito e l'animale ha coliche e dolori molto forti. Insomma una brutta bestia, che, fra l'altro, non ha una soluzione farmacologica valida. Ma ciò è ovvio perché, se la causa è alimentare, solo ritrovando la giusta formula alimentare si può risolvere la situazione. Posso affermare con sicurezza che, al momento attuale, esiste una soluzione efficacissima per la colite, denominata IBD (Inflammatory Bowel Disease, infiammazione intestinale cronica). Dalla malattia non si guarisce, ma FORZA10 Intestinal Colon fase 1, la soluzione che il Dipartimento di Ricerca e Sviluppo Forza10 ha identificato in collaborazione con il gastroenterologo Dott. Graziano Pengo, è veramente efficace e permette alla quasi totalità dei soggetti colpiti di vivere in stato normale e senza sintomi di rilievo, se non un aumentato numero giornaliero di defecazioni, comunque ben formate.
 

La nostra ricerca scientifica

L'efficacia in Intestinal Colon fase 1 è stata valutata in due studi scientifici.

In tutti i soggetti del primo gruppo con colite cronica, è scomparsa la sintomatologia diarroica ed è ripreso un transito intestinale normale associato a defecazione di feci compatte. Non si è più riscontrata la presenza di muco o sangue nelle feci, è scomparso il dolore addominale, si è verificato un miglioramento dell’appetito con conseguente aumento del peso corporeo e in generale i soggetti hanno ripreso le normali attività quotidiane. Le prove condotte su soggetti affetti da colite hanno dimostrato che la somministrazione esclusiva del prodotto si è dimostrata risolutiva nel 100% dei casi. 
 
Studio multicentrico sull'efficacia di Intestinal Colon fase 1 (ex Intestinal Colitis) come strumento nutrizionale nei disturbi intestinali. 
 
Il secondo studio:

Rapid Resolution of Large Bowel Diarrhea after the Administration of a Combination of a High-Fiber Diet and a Probiotic Mixture in 30 Dogs

  • 115 cani inizialmente arruolati,30 cani inseriti nello studio con sintomi presenti in media da 38 settimane (diarrea acquosa, muco nelle feci, sangue nelle feci, vomito, scarso appetito, perdita di peso, dolore addominale, letargia).

Dopo 30 giorni

  • Miglioramento, fino ad uno score di normalità, in media in 8 giorni, delel feci.
  • Istopatologia migliorata nel 93,3% dei casi
  • CCECAI (canine chronic enteropathy clinical activity index) migliorato da una media di 8 punti a 2 punti.
​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​Se ritieni che questo articolo possa essere d'aiuto, condividilo.

Dott. Sergio Canello

Fondatore e responsabile Centro Ricerche SANYpet Medico veterinario ed esperto internazionale in patologie di origine alimentare