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È un cane dalla morfologia molto simpatica e dall'indole fin troppo buona. Il bulldog è un cane che reagisce lentamente alle stimolazioni dell'ambiente esterno. È molto paziente, pigro e tollerante. Il suo carattere pacifico lo vede perfetto per la vita familiare ove siano presenti bambini, anche molto piccoli. È un cane altresì rumoroso, la sua particolare conformazione del muso, infatti, non gli consente una buona respirazione e ciò lo porta ad avere dei problemi di termoregolazione nei periodi caldi e ad emettere suoni simili al russamento soprattutto quando riposa.
La dermatite nel cane è un’infiammazione della cute e rappresenta un processo con cui l’organismo reagisce e cerca di ripristinare uno stato fisiologico normale. La dermatite nel cane si può manifestare con arrossamento, prurito, croste, piaghe, seborrea e infiammazione, con conseguente rischio di infezioni. L’infiammazione costituisce, infatti, il terreno ideale per lo sviluppo delle infezioni da germi (quali streptococchi, Stafilococchi e Pseudomonas), delle infestazioni parassitarie (rogna sarcoptica e demodettica) e di quelle micotiche (Microsporum canis, Microsporum Gypseum e Trichophyton mentagrophytes).
È lo stato infiammatorio a costituire il terreno ideale per lo sviluppo delle infezioni: in pratica, i germi normalmente già presenti in loco, approfittando dell’infiammazione e si riproducono in modo abnorme, prendendo il sopravvento. L’infezione è, quindi, l’effetto e non la causa del problema.
Essendo caratterizzata da numerose pieghe sul volto e sul corpo, il bulldog inglese è una razza naturalmente predisposta alla formazione di dermatiti delle pieghe facciali, dermatite interdigitale e dermatite sotto le ascelle, il che genera grande prurito e arrossamento, stimolando il cane a grattarsi, mordersi o sfregarsi, peggiorando la sua situazione.
Ma è normale che sia così?
Al di là delle forme da sempre esistite, una causa di dermatite frequente è un’intolleranza ad uno o più alimenti. Le intolleranze alimentari, patologie in continuo aumento sia in medicina veterinaria che umana, provocano, quale risposta dell’organismo, proprio fenomeni infiammatori alla parte più sensibile (organo bersaglio).
L’infiammazione dell’organo bersaglio rappresenta spesso l’unica manifestazione visibile di un fenomeno di intolleranza alimentare. Se l’organo bersaglio dell’intolleranza a uno o più alimenti è la cute, l’unica soluzione valida per trattare la dermatite conseguente e prevenire le ricadute passa attraverso un cambio dell’alimentazione. Infatti, anche una singola assunzione di un alimento che l’organismo riconosce come tossico, provocherà un processo infiammatorio della durata di alcuni giorni (mediamente quattro o cinque). Se l’alimento continuerà a far parte dell’alimentazione, il processo infiammatorio diverrà per forza di cose cronico.
La soluzione è dunque un cambio di alimentazione, con ingredienti di elevata qualità, rigorosamente controllati e reperiti in luoghi incontaminati, possibilmente arricchita da sostanze botaniche.
Seppure il bulldog inglese abbia numerose pieghe, dunque abbia una predisposizione naturale verso una sensibilità cutanea, se la pelle è in equilibrio fisiologico grazie all'alimentazione, le possibilità di formazione di dermatiti diminuisce drasticamente e di conseguenza l'attacco da parte dei patogeni non dovrebbe avere efficacia.
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Dott. Sergio Canello
Fondatore e responsabile Centro Ricerche SANYpet
Medico veterinario ed esperto internazionale in patologie di origine alimentare