postit_IT
0 IT

Riepilogo carrello

Il tuo carrello è vuoto

Prodotti nel carrello: 0
Totale prodotti: € 0,00

Prosegui al carrello
0 IT

Riepilogo carrello

Il tuo carrello è vuoto

Prodotti nel carrello: 0
Totale prodotti: € 0,00

Prosegui al carrello

Congiuntivite del gatto: sintomi, cause e trattamento

Sapevi che può venire la congiuntivite ai gatti? Purtroppo è così: si tratta di una delle patologie oculari più diffuse in assoluto tra i nostri amici felini e se non trattata in maniera tempestiva e adeguata può causare complicanze piuttosto gravi.
Di seguito cercheremo brevemente di spiegarti come riconoscere la congiuntivite del gatto, quali possono essere le sue cause e come trattarla in maniera corretta.
 

La congiuntivite del gatto: cos’è esattamente

 
Come dicevamo, la congiuntivite nei gatti rappresenta una delle malattie oculari più comuni ed è caratterizzata dall'infiammazione della congiuntiva, la membrana che riveste l'interno delle palpebre e la parte bianca dell'occhio.
Questo disturbo si manifesta con sintomi evidenti quali arrossamento e lacrimazione che sono spesso accompagnati da gonfiore. Ciò non solo provoca disagio all'animale, ma rende l'occhio un ambiente favorevole allo sviluppo di infezioni batteriche o virali.
La congiuntivite può colpire un occhio solo oppure entrambi.
Inoltre, questa patologia può presentarsi in due forme: acuta o cronica.
La prima è caratterizzata da un insorgere improvviso. La versione cronica, invece, si sviluppa nel tempo e presenta segni meno evidenti ma persistenti che richiedono un approccio terapeutico mirato e prolungato.
Essere consapevoli di questa condizione e riconoscerne tempestivamente i segnali è davvero fondamentale per garantire al nostro amico felino una pronta e adeguata assistenza veterinaria.
 

I sintomi della congiuntivite del gatto

 
La congiuntivite ai gatti si manifesta con sintomi che possono variare ampiamente a seconda della gravità della situazione.
La loro riconoscibilità, però, è davvero essenziale per un tempestivo intervento veterinario.
Ecco un veloce elenco dei principali segnali a cui prestare attenzione:
 
  • Rossore agli occhi: indicativo di un'infiammazione della congiuntiva.
  • Prurito: il gatto può strofinare ripetutamente gli occhi con le zampe o contro delle superfici.
  • Dolore: generalmente il micio evita la luce e/o si sfrega insistentemente.
  • Lacrimazione eccessiva: uno dei primi segnali è proprio il flusso continuo di lacrime.
  • Secrezioni oculari: a seconda della causa sottostante, queste possono variare da chiare a verdastre o persino essere rossastre.
  • Difficoltà a aprire o chiudere l'occhio: a volte accompagnata da battito eccessivo delle palpebre o strabismo.
  • Sintomi associati: come starnuti, secrezione nasale, riduzione dell'appetito e diminuzione dell'energia.
 
Come abbiamo già accennato, se non affrontata tempestivamente, la congiuntivite può degenerare in complicanze gravi come il danneggiamento della cornea che, in casi estremi, può addirittura portare a cecità uni o bilaterale.
Non sottovalutare mai questi sintomi, allora, e consulta il tuo veterinario di fiducia il prima possibile per iniziare il trattamento più adeguato e prevenire conseguenze irreversibili per la salute del tuo amico a quattro zampe.
 

Perché viene la congiuntivite ai gatti? Ecco quali possono essere le cause

 
La congiuntivite nei gatti può derivare da un'ampia varietà di fattori che si dividono in cause infettive e non infettive e che talvolta sono legate anche a condizioni di salute preesistenti.
Vediamo quali sono le cause più comuni nel dettaglio:
 
Cause infettive:
 
  • Virus della rinotracheite felina (FHV-1) e Calicivirus felino (FCV): gli agenti principali dell'influenza felina colpiscono le vie respiratorie, ma possono far ammalare anche gli occhi.
  • Chlamydophila felis e Mycoplasma: questi possono causare non solo congiuntivite, ma anche infiammazione della cornea e ulcere corneali.
  • Sovrainfezioni batteriche: possono insorgere in aggiunta a infezioni virali primarie e sono generalmente causate da batteri come lo Streptococco e lo Stafilococco.
  • Parassiti: Leishmania, Thelazia (causante la Thelaziosi), Onchocerca volvulus (causante l'oncocercosi) e batteri come Bartonella o Pseudomonas possono comportare la congiuntivite.
 
Cause non infettive:
 
  • Anomalie congenite: l'entropion ad esempio, causa irritazione e aumenta il rischio di accumulo di sostanze irritanti.
  • Esposizione a sostanze tossiche o allergeni: elementi irritanti presenti nell'ambiente possono scatenare reazioni di congiuntivite.
  • Tumori oculari o palpebrali, ulcere corneali, lesioni al bulbo oculare: tutti possono contribuire all’infiammazione alla congiuntiva.
  • Secchezza oculare (cheratocongiuntivite secca), glaucoma e uveiti non infettive: queste sono tutte condizioni oculari che possono presentarsi con sintomi di congiuntivite.
  • Congiuntivite eosinofila e lipogranulomatosa: specifiche forme di congiuntivite non infettiva che hanno caratteristiche distintive.
 
Inoltre è importante tenere a mente che esistono diversi fattori di rischio che possono concorrere all’insorgere della congiuntivite nei gatti.
Gatti con sistemi immunitari compromessi, ad esempio quelli affetti da leucemia felina (FeLV) o immunodeficienza felina (FIV), sono più suscettibili a sviluppare forme infettive di congiuntivite.
Ancora, la particolare conformazione brachicefala del gatto persiano, con il suo muso schiacciato e i grandi occhi sporgenti, rende questi animali particolarmente vulnerabili a irritazioni oculari causate da acari, polvere, aria secca e persino il proprio pelo.
Da non dimenticare, infine, che le intolleranze alimentari, in costante crescita sia negli animali che negli umani, sono oggi tra le cause principali di congiuntivite. Queste infiammazioni agli occhi, infatti, sono spesso manifestazione di reazione dell'organismo a sostanze ritenute dannose.
La soluzione per trattare e prevenire tali episodi infiammatori oculari, in questi casi, consisterà nel modificare la dieta. L'esposizione continuata a alimenti non tollerati, infatti, può trasformare l'infiammazione in una condizione cronica e pericolosa. Ma di questo parleremo nel dettaglio tra poco.
 

Soluzioni, trattamento e prevenzione della congiuntivite nel gatto

 
La gestione della congiuntivite nel gatto prevede trattamenti personalizzati basati sulla diagnosi veterinaria: solo il tuo veterinario di fiducia, dopo aver visitato attentamente il micio e aver effettuato gli esami necessari, potrà dirti quale sia la terapia adeguata.
Generalmente le cure per la congiuntivite del gatto possono includere l'applicazione di colliri antibiotici o lenitivi, farmaci antivirali, antibiotici orali o pomate topiche che possano contrastare le cause specifiche e alleviare i sintomi. Sarà il tuo medico veterinario di fiducia a decidere il giusto approccio.
Ricorda, comunque, che la prevenzione gioca un ruolo cruciale nella salute del micio.
Mantenere aggiornate le vaccinazioni, in particolare contro l'herpes virus felino e l'influenza felina, è fondamentale per ridurre il rischio di congiuntivite.
Altre misure preventive prevedono di evitare il contatto con animali malati e di adottare strategie per minimizzare le reazioni allergiche, come una corretta profilassi contro le pulci, ma anche un’alimentazione sana e adeguata!
Infatti, le terapie convenzionali, come quelle antinfiammatorie e antibiotiche, non sempre sono in grado di guarire definitivamente il disturbo quando la causa sottostante è un'intolleranza alimentare.
Modificare la dieta del gatto, optando per ingredienti di alta qualità e privi di contaminanti, può risolvere efficacemente il problema.
Le ricerche del Dipartimento Ricerca e Sviluppo SANYpet hanno dimostrato la diretta correlazione tra dieta e salute oculare, sottolineando come gli occhi possano essere l'organo bersaglio delle intolleranze.
Un alimento ipoallergenico come FORZA10 Hypoallergenic Active è formulato specificamente per ridurre gli episodi di reazioni di intolleranze e allergie alimentari e offre un'opzione nutrizionale ottimale per i felini.
Il prodotto in questione, infatti, si distingue per l'utilizzo di una singola fonte di proteine animali, un’unica fonte di carboidrati e un ridotto numero di ingredienti scelti per la loro qualità. Ciò contribuisce a diminuire significativamente il rischio di intolleranze alimentari.
Inoltre il cibo è arricchito con un elevato apporto di Omega3, essenziali per il controllo di uno stato infiammatorio e che, grazie al rapporto bilanciato Omega3/6 di 1:3, favoriscono l'equilibrio nutrizionale ideale per la salute del gatto.
Un altro punto di forza di questo alimento sono le sostanze botaniche contenute al suo interno: l'Aloe vera, la Papaia e il Melograno.
Ognuna ha specifici benefici per la salute. L'Aloe vera, ad esempio, è nota per le sue proprietà lenitive e cicatrizzanti, utile per alleviare le irritazioni; la Papaya, grazie al suo alto contenuto di carotenoidi e Vitamina C, aiuta a ridurre lo stress ossidativo e a neutralizzare i radicali liberi ed il Melograno è ricco di antiossidanti e polifenoli che contribuiscono a proteggere le cellule dai danni ossidativi e a sostenere il sistema immunitario del micio, fondamentale in queste circostanze.