Ci sono solo due cose che, nel gelo del Campo Arktika, nel nord della Finlandia, sono in grado di scaldarti: la zuppa di cipolle di nonna Litmanen e l’amore.
Ma, se della prima non ne sono così sicuro, perché mi piace pensarlo ma me lo sono appena inventato, della seconda ne ho testimonianza diretta, giuntami dalla corrispondenza con Gilles Elkaim in persona.
Gilles ha trascorso trent’anni (30!), viaggiando nelle zone artiche del mondo da solo, eccezion fatta per i suoi cani (ma qui si parla di un altro genere di amore). A sua detta, perché probabilmente non aveva ancora conosciuto una persona abbastanza pazza da adottare il suo stesso stile di vita e lui, di fermarsi, di rinunciare all’avventura, non ci pensava proprio.
Finché, un giorno, al Campo Arktika arriva una ragazza di nome Alexia, tra i turisti che pagavano per trascorrere una settimana di avventura, tra tour della zona, paesaggi innevati e corse con i cani da slitta. Nonostante i 30 gradi sotto zero, Alexia si diverte pazzamente.
Tornata a casa sente il bisogno di ripartire nuovamente e così fa, per ben due volte, lavorando come handler, ovvero prendendosi cura dei cani di Gilles mentre lui era in viaggio a centinaia di chilometri di distanza.
“She fell in love first with my dogs, then when I was back she fell in love with me and so did I.”
“Si è innamorata prima dei miei cani poi, quando sono tornato, si è innamorata di me e così io di lei”
A vent’anni, Alexia sembra avere le idee molto chiare e Gilles le chiede di sposarlo. E così, il prossimo viaggio di Gilles, proprio quello che ci stiamo apprestando a raccontarvi, non sarà più un’avventura in solitaria, ma in dolce compagnia di sua moglie Alexia.
La differenza d’età, la vita spericolata e in condizioni estreme, la lontananza da tutto e da tutti… sono dei problemi per una relazione? Gilles risponde così:
“We are simply happy in the nature with our dogs.”
“Siamo semplicemente felici nella natura, con i nostri cani.”