L’equipaggio umano-canino si trova nelle Svalbard e presto saranno raggiunti dall’invernare. È troppo tardi per raggiungere le New-Siberian Islands, il mare non lo permetterebbe e la notte polare sta per arrivare in meno di tre settimane. Nel frattempo l’avventura non attende e Gilles ha passato un paio di giorni un po’ particolari. Ce li racconta direttamente lui con le sue parole.
“Ieri e l’altro ieri sono stati due giornate davvero pazzesche! Durante la notte, un orso ha nuotato verso lo scafo mentre i cani dormivano nella cabina di guida, ad appena un metro di lontananza. Io ero assopito, non ho né visto né sentito nulla, quando improvvisamente ho udito un rumore di onde increspate e un brusio nella piattaforma! Mi sono alzato e ho visto l’orso lì vicino nella piattaforma che tornava indietro nuotando verso la riva. Ho deciso di dare un’occhiata più da vicino. Era giunto nell’entroterra e si notava come avesse stretta fra le zampe una carcassa. Allertato dai nostri passi ha deciso di andare verso un colle per guardarci meglio dall’alto. Poi però è tornato indietro. Ho sparato un colpo per spaventarlo, ma poche ore dopo è tornato nuovamente, determinato nel venire a farci un salutino… La domanda che ci si potrebbe fare è: che sia semplicemente una visita di cortesia o è tornato intenzionalmente, attratto dall’odore dei cani? Il giorno dopo, il nostro orso si trovava ancora nello stesso posto, indaffarato nel finire il suo pasto. Ancoriamo allora nell’altro lato della baia, mantenendo il motore acceso (in quanto non piace quel tipo di rumore all’orso), l’albero principale illuminato e le luci accese contro, con la tenda aperta nel retro, nel caso di un eventuale ritorno a bordo del nostro orsacchiotto, e tenendo tutti i cani sul ponte.”
“Il mattino seguente, l’orso, ancora nell’altro lato della riva intento ad osservarci, è caduto in un profondo sonno. Abbiamo colto l’occasione per farci una passeggiata, sempre tenendo un occhio aperto e vigile. Al nostro ritorno verso l’imbarcazione, dopo due ore di camminata, un altro orso è sbucato fuori cercando di immergersi nell’acqua, con l’intento di raggiungere la barca. Fortunatamente l’abbaiare dei cani l’ha distratto, facendo sì che l’orso decidesse di proseguire verso l’altra sponda della baia, incuriosito dall’odore della carcassa agguantata dall’altro orso! Velocemente è riuscito a raggiungere l’altro orso più giovane di lui che si è svegliato di soprassalto. Poche mosse di provocazione tra i due sono bastate per capire che ad avere la meglio sarebbe stato l’orso più anziano, che infatti è riuscito ad avere la carcassa tutta per sé. Questo è stato il momento in cui abbiamo capito che era meglio tirar su l’ancora! Abbiamo intuito che per poco non ci eravamo imbattuti in un orso esperto e sicuramente poco rassicurante per il prosieguo della nostra avventura!”