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Psillio

Chi è?

Non fate i timidi, se incontrate uno Psillio (Plantago psyllium), non indugiate oltre ma spogliatelo fino a lasciare di lui solo i semi e, a quel punto, non siate restii e denudate anch’essi del loro rivestimento, perché proprio quello è ricco di preziosi mucillagini, proprio il superpotere di cui andiamo in cerca.

I superpoteri

I poteri dello psillio, o per meglio dire delle sue mucillagini, sono una sorta di arma pronta ad essere attivata, che necessita d’un innesco. A fornire questa miccia, questo incentivo, non è l’amore né il danaro, ma l’acqua. Le mucillagini dello psillio sono infatti idrofile e dunque, amando l’acqua, non appena entrano in contatto con essa, si scatenano, esplodendo le loro capacità formando un gel voluminoso. È proprio questo il suo potere, infatti, in casi di stitichezza o necessità di una evacuazione, questo gel facilita l’uscita. Se invece le mucillagini sono private d’acqua, assolvono la funzione contraria e, ingerite in casi di diarrea, assorbono i liquidi in eccesso.
Lo psillio non è dunque un semplice lassativo, ma un regolatore del transito meccanico. Senza volerlo sminuire, potremmo definirlo un super vigile urbano, un regolatore del traffico intestinale che, se opportunamente retribuito in acqua, agisce sul transito.

Le imprese

Si narra che le mucillagini dello psillio, assolutamente perduto se privato di esse, siano state usate in medicina contro le oftalmie, i flussi mucosi, la bronchite e l’emoftoe. Addirittura, il botanico Paolo Silvio Boccone le considerava utili nel brodo di tartaruga per guarire la tisi.