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#catPills - I speak miagolese

Che lingua parla il vostro gatto? Impariamo a capirlo, scoprendo alcune curiosità sul suo modo di comunicare.

Vi è mai capitato di guardare il vostro gatto e chiedervi cosa, esattamente, stesse passando per la sua testa? Quale nuovo piano per la conquista del mondo stesse prendendo forma dietro quegli enigmatici occhi verdi? Vi siete mai chiesti come i gatti sono diventati quei misteriosi compagni di vita dell’uomo, legati a noi eppure sempre caratterizzati da una nobile aria di distacco, da tutto e da tutti?

Oppure, vi siete mai ritrovati a chiedervi come il vostro gatto, magari pantofolaio, magari pure un po’ cicciottello, sia riuscito a compiere un’acrobazia degna del più esperto acrobata?

Se vi siete identificati in almeno una di queste situazioni, questa è la rubrica che fa per voi: #catPills, curiosità e aneddoti per aiutarvi a conoscere un po’ meglio il vostro gatto e i suoi modi bizzarri di interagire con il mondo.

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MIAO: Il miagolio è un suono che i gatti hanno sviluppato appositamente per comunicare con noi, tra loro infatti utilizzano altri sistemi.

GUANCE: I gatti si strofinano sugli oggetti per marcare il territorio e dire che è di loro proprietà. Ah, si strofinano anche su di noi.

OCCHIATE E TESTATE: Occhiate, occhiatine e occhiatacce, potremmo dire, come quelle che anche noi umani riserviamo ad amici e compagni di vita. Quando i gatti socchiudono gli occhi è un segno pacifico, una forma di interazione positiva. Quando invece fissano, senza sbattere gli occhi, è una forma di sfida. Per quanto riguarda le testate, invece, si tratta di un gesto per manifestare affetto che attuano anche tra gatti.

FLEHMEN: Che strana parola non trovate? Si tratta del nome di una espressione che fanno i gatti, ma non solo. Annusano qualcosa con il naso e restano con la bocca semi aperta, respirando l’aria. Questo meccanismo permette loro di indirizzare le particelle odorose dietro gli incisivi superiori dove c’è un organo, chiamato organo vomeronasale o di Jacobson che gli permette di sentire meglio gli odori, percependo quello di altri gatti o delle prede, e da quanto tempo è avvenuto il loro passaggio. È questo che accade ad esempio quando annusano le tracce di urina.

FUSA: Non si tratta solo di una forma di comunicazione per manifestare felicità e rilassamento, ma i gatti le fanno anche nei momenti di stress e quando stanno male, perché le usano per tranquillizzarsi e perché hanno addirittura la capacità di stimolare la rigenerazione ossea. L’effetto positivo non si limita a loro stessi, ma può coinvolgere anche noi. Nelle persone infatti le fusa permettono un abbassamento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna. E ora che lo sapete, dai, andate a rilassarvi insieme al vostro gatto…