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12 cani nell'arte

Il cane è stato, sta e starà sempre al fianco dell’uomo, per incomprensibili e meravigliose ragioni. Le sue qualità e capacità sono da film e per questo loro…
Il cane è stato, sta e starà sempre al fianco dell’uomo, per incomprensibili e meravigliose ragioni. Le sue qualità e capacità sono da film e per questo loro sono accanto a noi anche lì, come abbiamo narrato nell’articolo “film da cani”.

Il suo essere cane è quasi una forma d’arte. Eh sì, arte. I cani hanno lasciato anche lì il loro zampino, un’impronta nelle tele della storia dell’arte. Nella storia dell’arte c’è un guinzaglio lungo centinaia di anni, che tiene uniti tantissimi cani, rappresentati secondo molteplici funzioni e idee.

Andiamo a vedere quali sono le tracce canine più rilevanti ed emblematiche nell’arte, senza disdegnare i quadri che semplicemente ci piacciono di più.

 

#1 Pitture rupestri

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Il cane, ancora simile al lupo, è stato raffigurato nelle pareti delle caverne in epoche preistoriche. Rappresentare gli animali era strettamente legato alla cacciagione.

 

#2 Dio Anubi

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Tra lo sciacallo e il cane, il Dio Anubi veniva raffigurato spesso dagli Egizi, essendo la divinità adetta a proteggere la necropoli, vegliando sul sonno dei morti.

L’arte greca e di rimando quella romana contemplavano la bellezza e la perfezione, dunque anche la presenza del cane si legava a questo aspetto. La loro rappresentazione era spesso legata alla caccia, ma sfociava anche nella mitologia, in particolare in relazione al suo ruolo di custode e protettore di un luogo. Basti pensare alla figura canina, non particolarmente positiva, di Cerbero.

Allo stesso modo accadeva nell’arte cristiana e bizantina, dove gli animali rimandavano a una certa simbologia e divenivano allegorie. La loro funzione iconografica è stata inoltre quella dell’atteggiamento di allerta. Gli animali da compagnia infatti in molti dipinti non sono un elemento scenografico o di contorno, ma testimoniano allerta e pericolo, comunicandolo in primis allo spettatore dell’opera.

Nel medioevo a questi aspetti elencati si associava una frequente rappresentazione in scene di caccia.

 

#3 Leonardo Da Vinci - Studio di cane

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#4 Jacopo Bassano - Due cani da caccia (1548-50)

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Poco per volta negli anni, il cane inizia ad essere rappresentato nel suo habitat e a divenire esso stesso oggetto di studio e non più unicamente raffigurato per l’idea a esso associata. Studi di proporzioni della testa di un cane ci danno una prima traccia di ciò, da parte di Leonardo Da Vinci. Anche nel quadro di Jacopo Bassano, i cani sono rappresentati nella natura, con perizia e realismo.

 

#5 Tiziano - La venere di Urbino (1538)

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Il famosissimo quadro di Tiziano, che riprende La Venere dormiente di Giorgione, ci introduce in una stanza, dove, nel letto in cui giace la Venere, riposa un cane. Senza addentrarci in disquisizioni in merito all’opera, concentriamoci sulle splendide pennellate con cui viene dipinto il cane e il suo significato. La sua presenza sta a rappresentare la fedeltà, quella che la donna porterà al marito, secondo una prassi spesso praticata nei ritratti di coniugi.

 

#6 George Stubbs - Paesaggio con cani da caccia (1792)

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Naturale che negli anni dell’illuminismo anche i cani nelle opere d’arte rispecchino gli ideali di questa tendenza culturale e artistica. Stubbs è famoso proprio per i suoi dipinti di cani e cavalli, che rappresentava con grande precisione e interesse a riprodurli quanto più simili al vero. Lo studio antecedente e i dettagli sono evidenti.

 

#7 Burton Barber - A monster (1886)

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#8 Pierre-Auguste Renoir – Ritratto di madame Charpentier con i figli (1879)

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Il cane è stato spesso nell’arte un compagno dell’uomo potente. La sua raffigurazione era sovente al fianco dei ricchi o nei salotti dei più agiati, in scene quotidiane. Lo osserviamo in questo bel dipinto di Renoir, che abbandona l’en plein air per entrare in un salotto agiato.

 

#9 Federico Zandomeneghi – L’amico fedele (1874)

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Nei secoli fra l'Ottocento ed il Novecento i cani nell’arte iniziano a seguire le differenti correnti artistiche, lasciandosi trascinare dalle idee e ideologie di cui si fanno portatori. Faranno dunque parte delle inquietudini dell’uomo, conduttori loro stessi della sua interiorità e soggetto di poetiche espressioniste, futuriste e via dicendo.

Bellissimo e dolce è il quadro di Zandomeneghi, pittore impressionista italiano.

 

#10 Picasso - Ragazzo con cane (1905)

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Ragazzo con cane di Picasso è un quadro del periodo blu del sommo artista. Le due figure somigliano, anche nelle pose, a un altro suo dipinto del medesimo periodo: Due acrobati con cane. Il quadro è malinconico e l’atmosfera triste, ma il cane resta al fianco del bambino, che poggia una mano sul suo capo in un gesto tenero e protettivo.

 

#11 C.M. Coolidge – Un amico in difficoltà della serie Cani che giocano a poker  (1903)

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In questo quadro i cani sono antropomorfizzati e assumono i vizi dell’uomo: il gioco e l’alcol.

 

#12 Giacomo Balla - Dinamismo di un cane a guinzaglio (1912)

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Molto bello il quadro di Giacomo Balla e profondamente radicato nei temi del movimento artistico futurista, con un taglio, quasi un'inquadratura fotografica, molto particolare, che studia il movimento dei corpi e l'oscillazione del guinzaglio, i veri soggetti del dipinto.